lunedì 26 marzo 2012

I simboli dei Pellegrinaggi medioevali

Nel medioevo e nei secoli successivi i Pellegrini che facevano i pellegrinaggi nei luoghi santi al ritorno erano facilmente identificabili poiché portavano cucito sui mantelli o sui cappelli i simboli e gli oggetti che indicavano il luogo visitato e raggiunto nel loro pellegrinare. In epoca medievali le città Sante più ambite e visitate dai pellegrini erano: Gerusalemme, Roma e Santiago de Compostela.

Dopo un "duro lavoro" vi sintetizzo quanto spiegato insieme nell'incontro spirituale con questa immagine da me creata:

Ecco quindi lo spirito del vero pellegrino: arrivato all'oceano e raccolta la concia, si percepisce "fisicamente" che il solo prosegui del cammino è il ritorno e quindi si comprende che è nel proprio quotidiano il tempo e il luogo dell'espressione della propria fede nelle opere!!!
don GB :-)

domenica 11 marzo 2012

Primo Allenamento

Eccoci qui, tutti trepidanti per una prima semplice partenza insieme.
Innanzitutto alla luce della santa Messa celebrata alle 8 e seguita dalla PREGHIERA DEL PELLEGRINO recitata in cerchio davanti alla chiesa:
O Dio, che portasti fuori il tuo servo Abramo
dalla città di Ur dei Caldei, proteggendolo in tutte le sue peregrinazioni,e che fosti guida del popolo ebreo attraverso il deserto,
ti chiediamo di custodirci, noi tuoi servi, che per amore del tuo nome
andiamo pellegrini a  Santiago di Compostela.
Sii per noi compagno nella marcia, guida nella difficoltà,
sollievo nella fatica, difesa nel pericolo, albergo nel cammino,
ombra nel calore, luce nell’oscurità, conforto nello scoramento
e fermezza nei nostri propositi perché, con la tua guida,
 giungiamo sani e salvi al termine del cammino e,
arricchiti di grazia e di virtù, torniamo illesi  alle  nostre  case,
pieni di salute e di perenne allegria.
Per Cristo nostro Signore, amen.
San Giacomo, apostolo di Gesù, prega per noi.
Maria, madre di Dio, prega per noi.

domenica 4 marzo 2012

Le raffigurazioni di San Giacomo

Tre sono le fisionomie che San Giacomo assume lungo il Cammino.


La prima è quella dell’apostolo, trionfante in trono, coperto di oro e di gemme preziose che si abbraccia con commozione sulla sommità dell’altare maggiore della Cattedrale di Santiago. Giacomo, detto il Maggiore, è il figlio di Zebedeo e il fratello di Giovanni l’evangelista. I due fratelli furono chiamati da Gesù “boanerghes, figli del fuoco” per il loro carattere ardente. 


Il contesto storico

La tomba di San Giacomo significa per la Spagna e per l’Europa l’identificazione di un forte simbolo comune per il quale e dal quale fronteggiare l’invasione musulmana che a poco a poco aveva eroso il terreno della civilizzazione cristiana e minacciava di espandersi nel resto del continente. Santiago finisce col rappresentare la speranza alla quale aggrapparsi. I deboli regni cristiani di Spagna ancora indipendenti, fino a quel momento assolutamente sfiduciati ed impotenti di fronte all’avanzare degli eserciti islamici, riconoscono in quella scoperta un segno divino e il segnale del riscatto. Nel nome di

Le origini del Cammino di Santiago

Da quando, all'inizio del nono secolo, si è diffusa la notizia della scoperta della tomba di San Giacomo il maggiore in Galizia, una remota regione del Nord-Ovest della Spagna, non si è mai interrotta la peregrinazione ad essa. Ma facciamo un salto indietro nel tempo e ricostruiamo la storia, la tradizione e la leggenda di Santiago de Compostela.